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Newco Fabbrica Italia Pomigliano (Fip), la newco creata dal Lingotto che produce la nuova Fiat Panda Niente assunzione per i quattro lavoratori della Fiat di Pomigliano d’ Arco, iscritti allo Slai Cobas che chiedevano di essere impiegati alla newco Fip (Fabbrica Italia Pomigliano). Ieri il giudice del Tribunale di Torino, Vincenzo Ciocchetti, ha rigettato il ricorso presentato dai quattro dipendenti dello stabilimento campano del Lingotto. Un ennesimo episodio dello scontro infinito che va avanti da tempo tra l’ azienda e il sindacato. La sentenza, che va in senso opposto a quella del Tribunale di Roma di qualche settimana fa, riconosce di fatto alla newco Fip del Lingotto il diritto di assumere chi vuole secondo le attitudini, le competenze e le professionalit? dei lavoratori e quando vuole, cio? in base alle esigenze produttive dell’ impresa. Inoltre il giudice di Torino boccia l’ ipotesi del trasferimento d’ azienda, sostenuta dai legali del sindacato di base Slai Cobas allo scopo di far assumere i dipendenti della Fiat nella newco Fip. Una tesi, quella del trasferimento d’ azienda, che in passato, per la precisione lo scorso luglio, era stata portata avanti anche dalla Fiom, le tute blu della Cgil, in una causa contro il Lingotto, da cui poi il sindacato ? uscito sconfitto. Nelle scorse settimane invece il Tribunale di Roma ha decretato per Fiat l’ assunzione di 145 dipendenti iscritti alla Fiom, i cui legali avevano sostenuto la tesi della ?discriminazione collettiva? perch? la newco Fip non aveva assunto nessuno dei suoi iscritti. ?Pochi giorni dopo l’ anomala decisione del Tribunale di Roma – commenta l’ avvocato Diego Dirutigliano, del collegio difensivo dell’ azienda – con la sentenza di Torino viene ora riconosciuto in modo netto a Fabbrica Italia il diritto di decidere se, quando e chi assumere?. Per l’ avvocato Dirutigliano la decisione del tribunale ?rispetta i principi basilari fissati dalla Costituzione in materia di libert? delle imprese di svolgere l’ attivit? economica in modo autonomo, efficiente e produttivo, senza interferenze esterne e senza obblighi di assumere dipendenti non necessari rispetto alle esigenze, solo perch? appartenenti a una sigla sindacale?. L’ avvocato Sergio Bonetto, per i ricorrenti, spiega che la sentenza del giudice Vincenzo Ciocchetti pu? essere interpretata in modi diversi. ?Dal momento che noi chiedevamo la riassunzione immediata – dice Bonetto, il legale dello Slai Cobas – ? possibile che il tribunale abbia deciso che questo diritto possa essere riconosciuto non adesso, ma in un secondo momento. Lo scopriremo con la lettura delle motivazioni. E se sar? necessario ricorreremo in appello?. Il legale del Lingotto: riconosciuto il diritto di decidere se, quando e chi assumere.