Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

INFLAZIONE E TASSI. COSA SUCCEDE? COSA SUCCEDERA? PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE PER TUTTI?

download

 

 

 

 

grafico pubblicato da Forbes Advisor

La banca centrale europea ha aumentato i tassi di 25 punti base (0.25%) per combattere l’inflazione portandolo i tassi di riferimento al 4.25% per i prestiti d’emergenza che le banche possono richiedere, al 4% per i prestiti ordinari con garanzia prestata ed a 3.5% per i depositi effettuati dalle istituzioni finanziarie.

Ma queste cose servono? Continueranno? Com’è la situazione ora e cosa dovrebbero fare i politici in questo momento per favorire le popolazioni che rappresentano?

Rispondere alla prima è piuttosto difficile. La risposta più onesta sarebbe: per ora non molto, almeno in Europa. Dai titoli di giornale parrebbe diversamente ma, analizzando la cosa, anche in maniera superficiale, una realtà differente appare chiara anche spostando di poco l’angolazione dell’osservazione.

L’inflazione CPIi (quella che viene utilizzata come parametro del costo della vita) è diminuita in area euro dall’11% del 31 di ottobre 2022 al 6.1%. con tendenza decisamente discendente quindi, a prima vista, verrebbe da dire: tutto bene. In realtà, guardando al paniere che non tiene conto dell’energia si nota che la tendenza è in diminuzione di pochi decimali (dal 7.5 al 6.9%) e che quindi l’unica parte che dovrebbe essere scalfita dalla politica monetaria non è stata, per ora, colpita in maniera severa. Vuol dire che tutto questo sforzo è completamente inutile? Per ora diciamo che non è stato decisivo, ma che, purtroppo, era indispensabile.

Rispondendo alla seconda domanda, la risposta unanime è si, continueranno, ma non per molto. Si assisterà quasi certamente ad un aumento di un altro quarto di punto nella prossima riunione del 27 di luglio e, forse, l’ultimo quarto dopo la riunione del 14 di settembre. Questo farà ulteriormente il costo dei prestiti medi variabili comportando sicuramente un trasferimento di ricchezza dai soggetti indebitati verso il sistema finanziario (che solo in parte subisce l’aumento dei tassi). Va detto che, tutti i soggetti indebitati che hanno potere contrattuale (autonomi, imprenditori ed, in parte, categorie forti di dipendenti) hanno visto il valore netto dei loro debiti diminuire.

Ma quindi, cosa dovrebbero fare i governanti e com’è la situazione? Contrariamente alla vulgata, i nostri governanti, non si stanno comportando poi così male. Contrariamente alle grida populiste poi si potrebbe dire, con un certo grado di certezza di essere nel giusto che più lontani si trovano dal centro del problema più efficientemente i politici stanno agendo. L’Europa, infatti, ha varato il PNRR, che è esattamente lo stimolo anti-restrittivo che serviva. La politica nazionale, tutto sommato, l’ha accolto bene e, per i progetti di sua competenza, sta agendo in maniera dignitosamente veloce. Il punto debole invece sta nelle strutture periferiche, soprattutto nel sud, dove non si riesce a trasformare i progetti e le idee in cantieri ed infrastrutture finite.

E com’è la situazione? Diciamo che si sta ballando un po’ sul bordo del burrone ed ogni cosa potrebbe farci cadere. Un aumento eccessivo dei tassi potrebbe farci andare in recessione, anche pesante. Il problema è che nessuno, ma proprio nessuno sa cosa possa significare eccessivo. Un diminuzione troppo poco incisiva(leggi sopra sul cosa significhi) potrebbe far rinvigorire l’inflazione e farla crescere per gli anni a venire(incidendo anche sui tassi a lungo che, per ora, sono poco toccati) mettendo in difficoltà la situazione socio economica del paese e la stessa tenuta dei conti pubblici.

Dovendo fare un riassunto si potrebbe dire che l’inflazione si dimostra, ancora una volta, una tassa sui poveri alla quale si da una risposta, ancora una volta, una risposta che ha caratteristiche ulteriormente regressive. Avrebbe potuto essere differente? Probabilmente si. Avessero drenato liquidità ed aumentato i tassi nel momento della forte crescita post covid, forse, non saremmo in questa situazione, anche al lordo dell’invasione in ucraina.  Ma, come ben sanno tutti, con i se e con i ma non si fa la storia.

 

One Response to INFLAZIONE E TASSI. COSA SUCCEDE? COSA SUCCEDERA? PERCHE’ E’ COSI’ IMPORTANTE PER TUTTI?

  1. Luciano Fiordoni Rispondi

    22 giugno 2023 a 14:33

    Articolo interessante ma omette alcuni aspetti:
    1) inflazione in Europa generata da speculazione sui prezzi ( vedi Gdo) e da profitti (società energietiche)
    2) politica monetaria Ue di sudditanza bei confronti della Fed che alterna fasi di monetary easing a fasi restrittive.
    3) crescita della disuguaglianza tra economia reale ( recessiva) ed economia finanziaria espansiva con premi alla rendita

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>