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Presentazione del Neiye all’Archiginnasio di Bologna il 14 giugno

(in collaborazione con www.inchiestaonline.it )amc_cov_lga

Martedì 14 giugno alle 17.30, nella Sala delle Adunanze della Società Medica Chirurgica, al piano terra del Palazzo dell’Archiginnasio di Bologna, in Piazza Galvani 1, ultimo incontro della stagione 1915/16 de La Società di Lettura.

Il tema, Oriente ed Occidente a confronto: Nicola GasbarroMaurizio Scarpari presentano Neiye, il Tao dell’armonia interiore, a cura di Amina Crisma (Garzanti 2015) che offre per la prima volta in edizione italiana la traduzione e il commento di un’antica fonte taoista, la cui recente riscoperta ha segnato una tappa importante nel rinnovamento degli studi sul pensiero della Cina pre-imperiale. Coordina Luisa Marchini.

La spiritualità della Cina antica, con la sua ricerca di armonia fra l’uomo e il Tutto, può rappresentare una risorsa per le nostre riflessioni attuali? Può offrire qualche ispirazione fertile alla cultura di un Occidente che oggi più che mai appare sfiduciato e stanco?

Neiye, il Tao dell’armonia interiore, apparso da Garzanti nella collana “I grandi libri dello spirito” diretta da Vito Mancuso, offre spunti assai preziosi per una rivisitazione del rapporto tra le due culture. L’autrice, Amina Crisma, docente di Filosofie dell’Asia orientale dell’Università di Bologna, rende accessibile al lettore italiano un’antichissima fonte taoista di recente riscoperta, ardua quanto suggestiva, e sinora nota soltanto a cerchie ristrette di studiosi, la cui importanza è analoga a quella del Laozi o Daodejing. In essa si esprime una visione unitaria dell’universo incentrata sull’energia vitale, sulla quale si fondano pratiche psicofisiche di cura di sé e di autocoltivazione, che hanno la finalità di riannodare l’intimo legame fra l’esistenza umana e la vita del cosmo.

Ne parlano insieme all’autrice, in una prospettiva interdisciplinare e interculturale, l’antropologo Nicola Gasbarro, dell’Università di Udine, direttore scientifico di Vicino/Lontano, e il sinologo Maurizio Scarpari, dell’Università di Venezia.

 

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