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Spiati su Facebook dai datori di lavoro

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L’ AMERICA ? stata il primo paese a proteggere la privacy, ma adesso sembra volersi mettere sotto i piedi l’ intimit? dei suoi cittadini. Quel prezioso ambito della loro vita personale che era gelosamente tutelato ormai ? praticamente alla merc? di tutti. Colpa di Facebook, o meglio di un uso scorretto dei suoi dati. Le spie che sbirciano nella vita on line delle persone sono numerose. Non ci sono soltanto i magistrati e i poliziotti, ma anche i datori di lavoro. Anzi

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sono proprio questi ultimi i pi? accaniti ?guardoni? dei social network. Secondo uno studio di Microsoft, il 75% delle aziende chiede a coloro che cercano un posto la loro password di Facebook. Cos? i direttori delle risorse umane entrano in un forziere straripante di notizie private e dopo un attento controllo possono trovare un buon motivo per non assumere i candidati. Magari perch? appaiono sul loro sito mentre bevono un bicchiere o fumano una sigaretta, oppure (nel caso di ragazze) perch? indossano abiti provocanti. E guai a dichiarare di non essere in buone condizioni fisiche. Quante persone che lo avevano scritto su Facebook per suscitare un po’ di tenerezza si sono viste chiudere le porte dell’ ufficio. Qualche volta ? avvenuto il contrario. Una dipendente che aveva avuto un grave incidente sul lavoro ha chiesto i danni, ma il capo del personale ha notato nel suo website delle foto in cui sorrideva. Cos? le ha negato qualunque risarcimento. Per una donna ? anche pericoloso scrivere che ? incinta. I direttori delle risorse umane possono aggirare le leggi federali sulla discriminazione per gravidanza. E se poi qualcuno scrive che non vuole bambini pu? essere considerato un pessimo genitore. E perdere l’ affidamento. Insomma, il Grande fratello ? entrato nella vita di ciascuno e non ha dovuto fare grandi sforzi telematici. Gli ? bastato chiedere la password di un network su cui qualche ingenuo riversa talvolta anche un pizzico di megalomania, riempiendolo di chiacchiere e di sogni. Finalmente uno stato, il Maryland, ha vietato alle aziende di impicciarsi degli affari elettronici dei dipendenti e il Congresso sta preparando una legge che estender? tale divieto a tutta l’ Unione. Baster?? Per un po’. Poi il Grande fratello trover? senz’ altro qualche altro espediente per cacciare il naso nelle pagine dei social network.