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…e i Consulenti del Lavoro minacciano lo sciopero!

Succede quando la burocrazia è incapace di essere essa stessa il vero motore della semplificazione e dell’informatizzazione; succede quando gli enti pubblici sono sottodimensionati quantitativamente e qualitativamente; succede quando in nome di un “risparmio forzoso” si obbligano gli utenti/clienti della Pubblica Amministrazione a “far da se”.

Dopo anni di disservizi, già denunciati anche da Associazione Valore Lavoro nel corso di un Convegno tenutosi alla Festa dell’Unità 2013 a Bologna, i Consulenti del Lavoro minacciano l’astensione dalle attività di comunicazione telematica se l’ INPS non rivedrà le procedure informatizzate viziate che stanno generando addebiti errati ed ingiunzioni di pagamento e che pesano  sulla gestione delle imprese e dei rapporti di lavoro, con l’inevitabile confusione e i soliti disguidi burocratici a danno di imprenditori, lavoratori e consulenti del lavoro.

I Consulenti del Lavoro sono oramai “rassegnati” ai cronici errori dell’INPS, ma questi ultimi sono decisamente gravi, poiché pongono le aziende in una situazione di irregolarità, impedendo alle stesse di partecipare ad appalti, incassare crediti dalla Pubblica Amministrazione o chiedere finanziamenti agli Istituti di Credito. E’ il fallimento della  nuova procedura di “semplificazione” che a più di due mesi dall’avvio, nonostante siano state segnalate subito  le criticità, fa più danno che guadagno!

I fatti dimostrano molto chiaramente che la Pubblica Amministrazione non è in grado di affrontare né rivoluzioni informatiche né le più semplici innovazioni tecnologiche: senza intermediari qualificati ed esperti, quali i liberi professionisti, e che  la stessa Pubblica Amministrazione NON è in grado di dialogare con il cittadino e di garantire i servizi necessari.

Nota dell’ultima ora:

A seguito della minaccia di sciopero dei CdL,  l’Inps con il messaggio n. 5828 del 4 luglio 2014 ha reso noto che I “preavvisi di DURC interno negativo” spediti tramite PEC con l’invito a regolarizzare la posizione dell’azienda per fruire di benefici normativi e contributivi nel mese di giugno 2014 saranno annullati. Inoltre, gli addebiti emessi a giugno e non sanati  passeranno al Recupero Crediti solo a partire dal mese di settembre”.

Non è  il riconoscimento di un evidente disservizio: è solo una dilazione di tempo per consentire ai Consulenti del Lavoro di prendere appuntamenti, anche ad agosto!, con il funzionario del Recupero Crediti dell’INPS.

Urge un organico provvedimento di riqualificazione della Pubblica Amministrazione con investimenti in tecnologia e soprattutto in formazione continua perché i disservizi e i “bizantinismi” sono un  costo che incide pesantemente sul PIL.

Mirella Di Lonardo

Bologna, 10 luglio 2014

 

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